IL PUNTO SULL’EQUITY GLOBALE DEL TEAM MOSCHELLA

C’eravamo lasciati sette giorni fa a fissare perplessi l’imminente incrocio degli indici mondiali con le rispettive medie mobili a 200 periodi.
Le mani forti ci hanno tolto da ogni imbarazzo sollevando di prepotenza la maggior parte degli indici al di sopra di quelle asticelle (v. Dja, Spx e Nasdaq daily).
Sicché il successivo ostacolo con cui misurarsi risultano essere adesso i massimi registrati a dicembre 2018.
L’Rsi a 14 periodi accenna appena a surriscaldarsi nel contatto con l’area di ipercomprato.

E si che notizie non proprio esaltanti erano giunte dal fronte macroeconomico che ha confermato l’avvio di una congiuntura internazionale non proprio rassicurante.
Ciò nonostante i big investors non hanno fatto mancare denaro in acquisto, probabilmente rassicurati dalla complicità mostrata dalla Fed.
Mi é sembrato anzi un deliberato piano ben orchestrato ai danni del parco buoi, assistito financo dalla insolita forza esibita dall’oro che va a rivedere, eccezionalmente, i 1331 $ e a fare mostra sul petto di una golden cross.
Nulla da fare per i piccoli traders che subiscono comprensibilmente l’insacco.
I time frame settimanali non suonano una musica diversa. Il Price Momentum Oscillator non ha ancora incrociato, é vero, ma l’Rsi si é gia’ portato senza esitazioni sopra il valore di 50.

Il Vix asseconda questo catenaccio a centrocampo indugiando oltre misura intorno al valore di 15 (v. Vix daily), apparentemente prigioniero della media semplice a 100 periodi sul weekly.

Insomma, un gioco ordito per spiazzare oltre ogni ragionevole logica.
E se qualcuno di voi sta pensando che a farne le spese é stato il comparto del reddito fisso, beh spiacente di deludervi. Hanno pagato dazio solo i nostri Btp.
Sarà un anno destinato a stupire.

All the best

dott. Massimo Moschella
Financial Analyst & Economic Strategist
dott. Gian Michele Moschella
Financial Analyst & Business Developer